L’articolo tratta di un altro caso culturale e di un altro problema di mentalità, ovvero le polemiche dopo la cessione di Manuel Locatelli dal Sassuolo alla Juventus con la formula del prestito gratuito e del riscatto obbligatorio successivo fissato a 35 milioni dal 2023.
Locatelli alla Juventus dal Sassuolo
Nelle ultime ore si è parlato del passaggio di Manuel Locatelli dal Sassuolo alla Juventus. L’operazione dichiarata è quella di un prestito biennale gratuito con obbligo di acquisto a 35 milioni da spalmare in 5 anni (partendo dal 2023). In questo modo sono state superate le concorrenze inglesi del Liverpool e dell’Arsenal. E fu così che si scatenò la grande polemica di queste ore.
Polemica sull’operazione Locatelli – Juventus
La polemica è dovuta alla formula, ovvero Manuel Locatelli è stato preso con una formula di prestito biennale gratuito con un riscatto fissato a 35 milioni da versare in 5 anni. Un altro motivo è dovuto al rifiuto delle offerte cash giunte dalla Premier League. Ciò ha consentito alla Juventus di ottenere un giovane e promettente centrocampista di 23 anni. La gente si è chiesta perché il Sassuolo avrebbe dovuto privarsi del suo elemento migliore in questo modo. Per di più, e forse è ciò a fare più scalpore, sono state superate le concorrenze del Liverpool e dell’Arsenal che avevano offerto 35 e 45 milioni rispettivamente e pronti subito (in gergo si dice “cash“).
Accuse infondate e insulti beceri ad una società
In Italia fa gola attaccare quel giocatore o quell’allenatore o quella società. In particolare, in Italia sia ai giornalisti sia ai tifosi fa gola attaccare una società su tutte, la Juventus. Nella mentalità del tifoso medio italiano (la maggioranza), del resto, è la Juventus la squadra da odiare. In effetti, seguendo il meccanismo delle tifoserie italiane, esistono la “juventinità” e la “anti-juventinità“.
In Italia o sei “juventino” o sei “anti-juventino” e, considerando che le altre squadre sono in maggioranza, gli anti-juventini sono i più diffusi. Ecco subito spuntare i messaggi accusatori e diffamanti, come “siete la mafia del calcio” o come “calciopoli vive ancora“, riferiti alla società Juventus. Il problema è che non sono semplicemente i tifosi, dai quali te lo aspetti visto che è quello il livello, ma addirittura ci sono certi giornalisti a scrivere messaggi e ad alimentare l’odio.
Non sono mancati neanche gli attacchi al Sassuolo da parte degli stessi. Di fatto è famoso lo “Scansuolo“, che ricorre spesso anche in caso di sconfitta della squadra emiliana proprio contro la Juventus.
Bisognerebbe usare meglio la testa
La gente dovrebbe usare meglio la testa, ovvero dovrebbe far uso dell’intelligenza che la natura gli ha dato in dono. I giornali e i giornalisti, le TV e gli opinionisti alimentano tutti quanti le polemiche per aumentare la visibilità. Sfruttano anche i social come bacino d’utenza per le interazioni. Tutto è finalizzato al business e al guadagno e la gente, che gli va dietro, contribuisce alimentando questo meccanismo economico.
Purtroppo, va detto, per fare news il livello culturale della gente è tale che si sceglie lo scoop al contenuto culturale vero e proprio. Così facendo il giornalismo, le tv e gli opinionisti negli anni, dando ragione agli ascolti tv e alle interazioni sul web, hanno abbassato la qualità dell’informazione. La gente si può finalmente scatenare e può anche scaricare tutta la rabbia distraendosi da tematiche più serie e più importanti. Ciò sta contribuendo pesantemente e negativamente su tutta una serie di fenomeni sub-culturali. Tutto questo è vomitevole.
Una possibile spiegazione a questa operazione
C’è una spiegazione molto semplice: la contabilità e gli aspetti finanziare dei due club. Basterebbe ascoltare semplicemente gli stessi giornalisti. In questi mesi non hanno fatto altro che parlare dei problemi economici delle società, soprattutto per quanto concerne le squadre italiane.
Per mesi l’informazione sportiva ha detto che la Juventus non può muoversi finanziariamente. D’altra parte anche il Sassuolo avrà avuto le sue perdite. I fatturati sono diminuiti e le due società sono anche molto diverse. In condizioni normali per la Juventus non sarebbe un problema muovere una cifra di 30 o 40 milioni. Per il Sassuolo, diversamente, versare interamente certe cifre significherebbe un incremento molto alto del fatturato.
In situazioni simili, tra perdite causate dal COVID-19, fair play finanziario della UEFA, debiti e monte ingaggi, i conti dei club sono molto cambiati. La Juventus ha dovuto sopperire con un incremento del capitale societario, ad esempio, come ha dichiarato lo stesso presidente Andrea Agnelli. Per il Sassuolo aumentare i guadagni con cifre alte immediate – le offerte cash di 35 e 45 milioni sono arrivate dal Liverpool e dall’Arsenal che non hanno problemi come in Italia – significherebbe doverli dichiarare sulla prossima fiscalità. Le società spesso tendono a dileguare i soldi in fiscalità diverse. Le società di alcuni club italiani (non serve fare nomi, chi segue il calcio capirà) si sono dimostrate molto brave a cosa dichiarare nella fiscalità dell’anno in corso e a cosa spalmare nella successiva o nelle successive annate fiscali. Tutto questo si fa, ovviamente, per le tasse da versare allo stato. Dubito che al Sassuolo convenga versare subito 30 o 40 milioni su cui dovrà pagare le tasse con la prossima scadenza fiscale. Dopo un anno fiscale ridimensionato dal COVID-19, poi, significherebbe perdere tanti soldi in tasse. Dove andrebbe a finire, perciò, il buono del guadagno da questo investimento? Ecco allora che i 35 milioni della Juventus saranno versati in 5 anni e, quindi, spalmabili in diverse annualità fiscali per il Sassuolo. Similarmente per la Juventus ciò non andrà ad aggravarsi sulla situazione finanziaria dell’annualità in corso e dei prossimi anni.
Serve tutto questo rumore quando c’è una semplice spiegazione?
Serve eccome ma all’interesse economico delle TV e dei giornali. Come avete visto è facilmente spiegabile il perché di una simile operazione. Chiaramente non sappiamo quali siano i movimenti effettivi dei club, considerando che a noi arrivano solo le dichiarazioni dei giornali e delle stesse società di calcio. Ma la spiegazione è comunque molto semplice.
Oltretutto, sempre a detta dei giornali, Locatelli aveva espresso la chiara scelta di andare alla Juventus e di restare in Italia. L’operazione di mercato, oltre ad essere andata incontro ad entrambe le società sull’aspetto fiscale, ha rispettato anche la volontà del giocatore.
Non dovrebbe esserci neanche la necessità di dirvi di ragionare e di non seguire queste accuse stupide. Questo modo di fare e di comunicare stanno solo rovinando il mondo del calcio dall’esterno dei campi (e prima o poi anche dentro). Il paese è ormai macchiato da un calo culturale disastroso. L’ignoranza è troppo forte al giorno d’oggi, quando basterebbe semplicemente riflettere per un solo minuto in più. Il condizionamento mentale è fin troppo radicato e parte subito dall’età più giovane.
Va detto per l’ennesima volta: è necessario fare un gran lavoro culturale in Italia!
Alcune fonti sull’argomento:
https://sport.virgilio.it/juve-finalmente-e-fatta-per-locatelli-polemiche-e-ironia-dal-web-705256
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